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Lutto nel giornalismo sportivo, addio a Rino Tommasi Attualità 

Lutto nel giornalismo sportivo, addio a Rino Tommasi

Rino Tommasi è morto all’età di 90 anni. Maestro del giornalismo sportivo, con uno stile inimitabile ha raccontato il tennis e la boxe agli italiani. Con Gianni Clerici ha formato una coppia storica che ha raccontato la racchetta in Tv per decenni. Grande esperto di tutti gli sport americani, nella sua vita lavorativa ha scritto per i principali quotidiani sportivi italiani, dalla Gazzetta dello Sport a Tuttosport, passando per il Messaggeroil Gazzettino e il Mattino. Negli anni 80 ha portato in tv, su Canale 5, la boxe e lo sport made in Usa. Fu ideatore e conduttore di La grande boxe, rotocalco televisivo a cadenza settimanale di pugilato, in onda sulle reti Fininvest. Poi nel 1991 lo sbarco a Tele+ (la futura Sky), dove è diventato ufficialmente la voce del tennis in Italia. Spesso in coppia con l’amico Clerici ha commentato i principali avvenimenti tennistici per le reti per le quali i due hanno lavorato fino al 2010, a partire da TV Koper Capodistria, passando appunto per Tele+ e Sky Sport. Le sue telecronache sono diventate famose per la competenza e l’ironia dei due commentatori, rivoluzionando il modo di raccontare lo sport in tv.

Rino Tommasi è stato un punto di riferimento nel mondo dello sport. Definirlo “solo” un giornalista sarebbe riduttivo: è stato anche e a lungo organizzatore di eventi di pugilato, soprattutto ha portato un nuovo stile della telecronaca sportiva. Dopo gli inizi nell’agenzia Sportinformazioni nel 1953, dopo gli anni da firma di punta della Gazzetta e non solo, ha anche fondato un settimanale all’inizio degli anni Settanta, “Tennis Club”. La racchetta e il pugilato sono state le sue due grandi passioni. Nella boxe è stato il primo impresario italiano, in particolare al Palazzo dello Sport di Roma con la sua ITOS (Italiana Organizzazioni Sportive). Mentre nel tennis è stato premiato nel 1982 e nel 1991 dall’ATP come Tennis Writer of the Year (Giornalista dell’anno), ma ha vinto anche il prestigioso Ron Bookman Media Excellence Award (1993).

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